COPYWRITER NEL 2022, IL NUOVO “MAD MEN” DEL DIGITALE

Se ti descrivessi la figura del copywriter come un creativo in grado di utilizzare le parole per trasmettere emozioni e convincere a comprare un determinato prodotto/servizio, avrei ragione solo per metà. Certo, i personaggi della serie “Mad Men” risaltano gli aspetti più accattivanti
di tali professionisti – se non hai avuto l’occasione di guardarla, ti invitiamo a farlo – eppure il ruolo che ricoprono nelle web agency si è talmente rivoluzionato da essere divenuto diverso sotto molti punti di vista. I copywriters e gli odierni web copywriters, potrebbero essere definitivi “cugini”.

Ma facciamo un passo indietro.

COS’È IL COPYWRITER?
La definizione dall’inglese suggerisce “redattore pubblicitario”. Il suo ruolo è quello di produrre testi emozionali legati al mondo dell’ADV.
Studiando un messaggio ben preciso, elaborano parola per parola, costruendo frasi o cosiddetti “claim” altamente persuasivi.

Un valido esempio?

“Think Small” è un invito a cambiare il modo di vedere le cose: la storia di una piccola pubblicità di William Bernbach creata per la Volkswagen che ha cambiato il modo di fare e pensare la pubblicità.

VERSO IL WEB 3.0
Con l’avvento del web 3.0 le esigenze cambieranno e, insieme ad esse, il modo in cui i copywriters dovranno ideare i testi. Negli ultimi anni ha acquisito sempre più importanza la SEO (Search Engine Optimization): la definizione è “ottimizzazione per i motori di ricerca” e riguarda tutte quelle attività finalizzate per migliorare l’indicizzazione e il posizionamento dei contenuti web che verranno trovati da motori di ricerca come Google.

Quest’ultimo ha portato il copywriter a dover fare i conti con una serie di “regole” che non potevano essere assolutamente ignorate. Che siano claim, articoli di un blog come questo, oppure semplici descrizioni di un contenuto nel web, tutto deve sottostare alle regole della SEO.
Cosa accadrebbe se le regole e gli algoritmi prendessero il posto alla creatività tipica del copywriter? Probabilmente pubblicità come quella della Volkswagen non sarebbe esistita.

Diego Fontana, nel suo libro “Pensa come un copy, agisci nel digitale” unisce le competenze del copywriter classico a quelle del web copywriter. Il termine utilizzato è “digital copywriter”: una figura professionale in grado di unire la necessità di una SEO, per l’appunto ottimizzata, alle skills che solo un creativo alla “Mad Man” possono avere.

Sapersi adattare alle nuove tendenze, restando fedele ai principi del copy; rispettare le regole imposte dalla SEO, senza perdere la creatività e il desiderio di emozionare. Perché è quello il cuore di un bravo copywriter, lo “storytelling”. Creare emozioni e sorprendere anche in piccole pubblicità come quel Maggiolino di cui si è tanto parlato.

QUALI SONO I TIPS UTILI PER UN BUON COPY?
Di seguito troverai alcuni suggerimenti per rendere il tuo testo ancor più accattivante:

• Il titolo è la cosa più importante: deve incuriosire il lettore, catturare la sua attenzione. Usa titoli come: 5 tips utili per…; Perché scegliere
questo…; Cosa fare per…

• Trasmetti urgenza: se devi vendere un servizio/prodotto, devi far sì che chi legga debba pensare “Questo è il momento perfetto per comprare”

• Rendi il tuo copy visivamente invitante: crea ritmi nel tuo testo e usa nel modo giusti la punteggiatura e gli spazi tra un paragrafo e
l’altro.

• Ripeti le parole ottimizzate per la SEO senza risultare ripetitivo, integrandole al contenuto.

Che sia giunto il momento di tornare all’amore per la scrittura, verso quei sentimenti che spingevano creativi come Bernbach a creare pubblicità fatte per le persone e non per i motori di ricerca?

La risposta è nelle nostre mani, ogni volta che creiamo un testo per i nostri clienti.